L’ECOSISTEMA DIGITALE PER LE SCUOLE

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LA QUALITÀ DELL’ ARIA NELL’ ISTITUTO COMPRENSIVO DI VÓ, PRIMA ZONA ROSSA D’ITALIA

Nell’ ambito di un progetto di ergonomia ambientale dedicato alle scuole, a maggio 2022, negli istituti di Lozzo Atestino e Vò Euganeo, è stata installato un sistema per il monitoraggio dell’inquinamento indoor e dopo alcune settimane dall’avvio del progetto è stata fatta una prima valutazione della salubrità dell’aria indoor.

Nelle prime quattro settimane è stata rilevata una qualità dell’aria buona all’interno di entrambi gli istituti scolastici: il Nuvap Index è risultato rispettivamente di 6,9/10 e 7,1/10.

Il Nuvap Index è un indice di salubrità ambientale con valore da 1 (basso) a 10 (alto), che rappresenta la qualità dell’aria nell’ambiente monitorato, considerando in maniera ponderata tutti i fattori monitorati, tenendo conto della concentrazione di ogni singolo inquinante nel tempo, del suo peso rispetto agli effetti sulla salute umana e della correlazione tra mix di inquinanti.

L’ indice è rimasto pressoché stabile in entrambe le scuole, solo poche aree comuni hanno mostrato un Nuvap Index inferiore a 6.

È una prima analisi d’insieme che richiede un approfondimento per singolo inquinante, utile per individuare sia le cause dei fenomeni osservati che la correlazione tra le sostanze e l’andamento di ogni fenomeno per ottimizzare eventuali interventi di risoluzione delle problematiche riscontrate, oltre ad adottare o replicare comportamenti virtuosi e scelte consapevoli per il contenimento dell’inquinamento indoor.

In alcuni ambienti i dati raccolti, confrontati a standard di riferimento, hanno registrato valori di PM1 e CO2 oltre i valori limite ritenuti accettabili, per più del 50% del periodo di rilevazione. Le maggiori criticità sono state evidenziate nella prima settimana, riducendosi considerevolmente con il trascorrere dei giorni.

Per una corretta analisi è necessario però non soffermarsi sull’intero periodo di monitoraggio, ma discriminare le informazioni rispetto all’effettiva esposizione degli occupanti durante l’arco della giornata e della settimana.

Non bisogna mai dimenticare che il fine ultimo del monitoraggio attivo continuo è la salute e la sicurezza delle persone: eventuali alte concentrazioni di inquinanti presenti nei momenti in cui gli spazi sono vuoti, non devono destare particolare preoccupazione perché non influiscono sul benessere delle persone.

In questo caso i PM10 e PM2,5 sono risultati più alti in presenza di occupanti. Un sensibile miglioramento è presente al di fuori degli orari scolastici e durante i weekend. Da considerare però che le rilevazioni sono iniziate in prossimità delle vacanze estive, periodo in cui le lezioni non sono tenute con regolarità e gli spazi sono utilizzati in maniera atipica.

Qualora i valori limite della salubrità dell’aria fossero stati superati durante tutto l’arco della giornata, la sorgente sarebbe potuta non essere imputabile ai comportamenti delle persone. In questo caso le criticità avrebbero potuto riguardare fonti diverse, richiedendo una più approfondita analisi dei materiali da costruzione, degli arredi, degli ambienti e delle attività svolte nei singoli locali, anche attraverso l’aiuto di un diario delle attività giornaliere.

IL PRIMO ECOSISTEMA DIGITALE PER IL MONITORAGGIO DELLA QUALITÀ DELL’ARIA INDOOR NELLE SCUOLE

La scuola negli ultimi 2 anni è stata al centro di dibattiti e disposizioni normative per cercare di massimizzare l’efficacia delle misure di protezione e prevenzione. Tra le tematiche più trattate c’è l’assoluta necessità di assicurare una buona qualità dell’aria indoor.

Eppure, immaginare di migliorare la salubrità dell’aria indoor senza raccogliere un primo dato analitico che potesse indagare la concentrazione di polveri sottili, CO2, sostanze organiche volatili e il variare dei parametri al mutare delle attività svolte negli ambienti era un’operazione estremamente complessa. Forse, impossibile.

Nasce così – dalla partnership di EUservice, Gruppo Spaggiari Parma e Nuvap, durante una delle fasi più acute della pandemia – un progetto tanto ambizioso quanto rivoluzionario: la realizzazione del primo Ecosistema IoT (Internet of Things), un laboratorio sperimentale permanente per il monitoraggio della qualità dell’aria indoor attraverso l’utilizzo di sensori collegati in rete e quindi ad una piattaforma Cloud in grado di gestire i dati raccolti. Di forte valenza simbolica, la scelta della sede fisica per l’installazione del laboratorio permanente IoT caduta sull’IC Lozzo Atestino di Vo’ Euganeo, prima zona rossa d’Italia agli albori dell’emergenza sanitaria.

Il progetto ha visto una fase iniziale volta alla mappatura 3D dei locali scolastici attraverso la modellazione BIM (Building Information Modeling) al fine di raccogliere dati fisici, prestazionali e funzionali degli edifici.

A maggio 2022 sono state installate le prime 20 soluzioni Nuvap nelle aule, nella mensa e negli uffici scolastici: oltre a monitorare e registrare la concentrazione di polveri sottili, CO2, sostanze organiche volatili, si analizzeranno a breve anche odori, luminosità e parametri acustici. I dati raccolti ed elaborati da Nuvap sono trasmessi alla piattaforma Cloud realizzata da Gruppo Spaggiari Parma e collegata al registro elettronico dell’Istituto Scolastico.

Dallo studio dei risultati così ottenuti, si potrà definire l’impatto reale della combinazione di questi fattori sul benessere di alunni e personale scolastico, ma soprattutto si potrà immaginare una scuola che ne tenga conto per realizzare ambienti di apprendimento più adeguati a supporto della comunità scolastica.

Il progetto è stato presentato a Fiera Didacta Italia.

Alfonso D’Ambrosio, Preside dell’IC di Lozzo Atestino, Cinto e Vo’ Euganeo, presenta il progetto al TG1.

IL DPCM del 26 luglio 2022


In seguito al dibattito acceso durante la pandemia, il governo ha ritenuto di dover rilasciare delle linee guida per l’adozione di dispositivi mobili di purificazione e impianti fissi di areazione, oltre che di standard minimi di qualità dell’aria, negli ambienti scolastici.

Nel decreto viene ribadita l’importanza della qualità dell’aria, non solo per l’apprendimento e lo sviluppo degli studenti, ma per il benessere di tutta la popolazione scolastica, lungo tutta la loro vita, vista la lunga permanenza negli edifici scolastici.

Come viene ricordato nel documento, “la qualità dell’aria indoor, sia dal punto di vista degli inquinanti che della carica microbica, è un requisito essenziale per il mantenimento della buona salute della popolazione scolastica e per il suo sviluppo conoscitivo. Solide evidenze, disponibili sugli effetti e gli impatti sulla salute di numerosi inquinanti dell’aria, hanno permesso l’identificazione di standard e valori soglia, raccomandati dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) e adottati in molte legislazioni nazionali».

I punti salienti delle raccomandazioni riguardano, quindi, le modalità di valutazione e scelta delle tecnologie disponibili, tenendo conto di tutti i rischi legati all’adozione di ognuna di esse, nonché dell’analisi costi-benefici dell’investimento.

Questi sistemi, infatti, possono generare sottoprodotti (es. PM, Ozono, ecc..) in grado di alterare la qualità dell’aria. Ancor più pericolosa è l’interazione tra le sostanze da essi rilasciate e quelle già presenti negli ambienti.

Un principio importante riguarda la necessità di fare una valutazione preventiva della qualità dell’aria, in modo da individuare le azioni di miglioramento più opportune e adeguate, rispetto alle problematiche da indirizzare.

Questo punto è particolarmente importante, poiché non si può gestire quello che non si può misurare.

Il DPCM raccomanda infatti che l’utilizzo di dispositivi di sanificazione, purificazione e ventilazione sia preso in considerazione qualora la qualità dell’aria risulti essere inadeguata.

Il Decreto continua affermando che “La pandemia Covid-19 ha anche generato una grande attenzione verso gli agenti microbiologici aerodispersi, per i quali tuttavia non esistono standard. Per migliorare la gestione degli ambienti scolastici e contenere i possibili rischi per la salute è importante garantire una buona qualità dell’aria negli ambienti scolastici, prestando attenzione alle fonti degli inquinanti chimici e dei patogeni (…)”

La valutazione della qualità dell’aria deve avvenire attraverso un’attività di monitoraggio dei parametri ambientali di base tra cui CO2, formaldeide, PM10, PM2.5 ed è opportuno che la valutazione sia portata avanti nel tempo.

L’ attività di valutazione deve inoltre essere eseguita da enti o personale preposto e competente. Nel decreto si rimanda inoltre alle linee guida rilasciate nel tempo su vari aspetti legati alla purificazione e sanificazione, nonché sulla valutazione della qualità dell’aria negli edifici scolastici.

Alcune note importanti, inoltre, riguardano l’opportunità e l’urgenza di adozione delle soluzioni di purificazione. Per esse il DPCM non esclude di seguire pedissequamente le consuetudinarie norme anti-contagio (mascherina, distanziamento, igienizzazione frequente delle mani,..), né prevede uno stanziamento di fondi.

Il Decreto afferma infatti che “ l’utilizzo di apparecchi di sanificazione, igienizzazione e purificazione dell’aria provvisti di sistemi di filtraggio delle particelle e distruzione di microrganismi presenti nell’aria e nelle superfici negli ambienti indoor per il contrasto alla pandemia deve essere finalizzato a integrare , e non sostituire, le principali misure anti-contagio e non può prescindere da o escludere la valutazione delle condizioni microclimatiche e della qualità dell’aria indoor (..)”.

Clicca qui per visitare la landing page dedicata al progetto e scaricare il report di salubrità ambientale degli Istituti

PARTNER DI PROGETTO

 

Nuvap aiuta le organizzazioni che desiderano promuovere la salute e il benessere attraverso la qualità dell’aria interna (IAQ), fornendo soluzioni per la gestione della IAQ e consentendo l’esecuzione di strategie di sostenibilità tramite informazioni utili, la valutazione dinamica della IAQ, strumenti per il reporting e la comunicazione.

Dal 1999 società specializzata nella consulenza e formazione in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, con particolare attenzione alla valutazione ed alla gestione dei rischi negli ambienti scolastici. Attiva nel coordinamento tecnico del progetto Ecosistema IoT, dalla selezione degli edifici scolastici alla progettazione ed analisi dei dati di monitoraggio raccolti

Azienda leader in Italia del settore Education, ogni giorno migliora l’esperienza educativa di tutti i protagonisti del mondo della scuola con un’ampia proposta di soluzioni digitali, prodotti e servizi, progetti editoriali integrati, consulenza e formazione. Provider della piattaforma tecnologica Cloud che elabora i dati qualitativi dell’Ecosistema ambientale per consentire all’Istituto scolastico la migliore gestione degli spazi scolastici.

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